un abito che attraversa le generazioni: restauro di una veste battesimale

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Abiti antichi

Per molti secoli queste tipologie di abiti sono state impiegate per la celebrazione della cerimonia del battesimo per gli infanti che consisteva nel rito dell’immersione in acqua benedetta.

L’origine del colore bianco dell’abito venne introdotto nel IV secolo per simboleggiare l’accostamento alle vesti degli angeli e come metafora dell’anima senza macchia.

Questi abiti erano realizzati con filati fini e pregiati di origine naturale che conferivano trasparenza e morbidezza al tessuto finale. In corrispondenza delle estremità erano poste delle decorazioni realizzate con ricami e merletti eseguiti tono su tono per impreziosire il capo.

La complessità del restauro era data proprio dalla trasparenza del tessuto e dalla tridimensionalità del manufatto che non permetteva l’applicazione di tessuti di supporto per il consolidamento.

Dopo aver lavato per immersione la veste e vaporizzato la cuffietta, per il restauro è stato utilizzato un velo in seta molto leggero che è stato posto come supporto sul retro del tessuto di fondo, in modo da seguire le forme sartoriali dell’originale per mimetizzarsi completamente, e tutti i degradi sono stati consolidati con filati in seta a un capo.